Naso asciutto, vomito, disappetenza possono essere segnali che indicano che il nostro gatto potrebbe avere qualche problema di salute; ma come fare a capire quando il gatto non sta bene e quando è il caso di preoccuparsi? Lo spiega la Dr.ssa Valentina Panni, medico veterinario della clinica Ca’Zampa Maximo.

Come capire quando il gatto non sta bene

Il gatto è un animale che vive tendenzialmente isolato dal resto del gruppo, tuttavia stando con noi assume dei comportamenti abituali come quelli legati al cibo o al fare le feste quando si rientra in casa. Se tali comportamenti abituali vengono a mancare, possono essere la prima campanella d’allarme di un problema di salute. Ci sono poi dei segnali e dei sintomi decisamente più importanti che devono metterci in allerta. Il naso asciutto che tendenzialmente deve essere un tartufino roseo umido e gradevole al tatto, problemi come la stitichezza, la diarrea, i rigurgiti frequenti: sono tutti sintomi molto seri. Anche il cambiamento di comportamento deve essere tenuto in considerazione come segnale di una possibile malattia. Infine ricordiamoci che occhi e orecchie devono essere sempre brillanti e puliti; quando ciò non accade, è un segnale che ci indirizza verso il veterinario.

5 segnali da non sottovalutare

I segnali che a volte il proprietario lascia un po’ correre e che invece sono i primi sintomi che il gatto non sta bene, stanno sicuramente nel cambiamento del comportamento, come l’andarsi a nascondere. Ad un gatto tendenzialmente piace vivere nascosto, passare la giornata a fare il pisolino nell’armadio o nel cassetto. Quando questo accade un po’ troppo, quando lo chiamiamo per mangiare oppure rientriamo a casa e non vieni a fare le feste come al solito, questo deve metterci in allerta. Altre sintomatologie riguardano l’appetito: un gatto che non mangia abbastanza, che mangia meno di quanto è abituato a fare; un gatto che mangia e rigetta oppure se inizia a bere veramente tanto. Anche il pelo del nostro pet può indicarci che non sta bene. In un gatto, un pelo arruffato, unto, con della forfora indica che il gatto non fa le sue abituali pulizie, non si sente nello stato di salute tale da mettersi in gioco e fare le sue cose. Basti pensare a quando siamo malati noi: prendersi cura della nostra persona è uno degli ultimi pensieri.
Rientra tra i segnali di allarme, anche il cambiamento del sonno. Un gatto che dorme troppo, che anche quando si sveglia comunque non è particolarmente reattivo particolarmente vigile è un segnale. In questi casi il consiglio è di contattare il proprio veterinario per valutare se ci siamo da fare accertamenti ulteriori.

Perché il gatto alza la coda quando lo accarezzi?

Anche i gatti possono avere la febbre

Assolutamente sì. Anche i gatti sono soggetti a febbre poiché è uno dei sintomi di uno stato di malattia. Il naso asciutto o le orecchie molto calde, sono due segnali che possono farci venire il dubbio che il gatto abbia la febbre. Per confutarlo basta prendere un termometro per bambini. Si alza la coda del gatto, lo si inserisce nell’orifizio anale e nel giro di pochi secondi possiamo sapere la temperatura del gatto. Considerato che la temperatura rettale di un gatto in buona salute è fra i 38°C e 39°C, tutto ciò che è oltre è febbre.

Il gatto non sta bene: cosa fare

Sicuramente quando si iniziano ad venire dei dubbi sulla salute del proprio gatto, una telefonata piuttosto che una visita dal proprio veterinario di fiducia è assolutamente indicata. Dr. Google non è indicato. Purtroppo spesso e volentieri delle false nozioni prese dal web possono non essere d’aiuto, non risolvere e magari procrastinare delle cose che potrebbero essere risolte più velocemente e senza grossi rischi per l’animale se ci si rivolgesse al proprio veterinario.

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