La filariosi cardiopolmonare è una malattia che colpisce sia il cane, sia altri animali quali per esempio gatto e furetto. Questa malattia ha un’origine parassitaria: la Dirofilaria immitis è un verme la cui femmina è lunga circa 25-30 cm, il maschio 12-16; le larve di filaria vengono trasmesse attraverso la puntura di zanzara (anche la zanzara tigre): questo insetto assume le larve pungendo un cane infestato, le larve all’interno della zanzara compiono alcuni stadi di maturazione prima di essere pronte per infestare un nuovo cane, sempre attraverso la puntura.
Leggi anche: — MALATTIE GENETICHE NEI CANI DI RAZZA: LE PIÙ COMUNI
Filaria nel cane: come avviene il contagio
Le larve inoculate nel nuovo ospite cominciano a spostarsi attraverso i vasi sanguigni e a maturare, finche raggiungono la loro sede definitiva, il ventricolo destro del cuore e l’arteria polmonare, dove completano la loro maturazione e diventano adulte. Normalmente un soggetto parassitizzato presenta un numero più o meno alto di filarie e dal momento dell’inoculo al momento dell’avvenuta maturazione passano circa 180 giorni.
Il periodo di contagio è variabile da zona a zona, in base alle condizioni climatiche, ma si tende a considerare come intervallo a rischio quello compreso tra aprile e novembre. Le zone maggiormente a rischio in Italia sono quelle a Nord, soprattutto in pianura ed in presenza di umidità (risaie, canali, marcite, ecc.), ma l’adattamento delle zanzare a nuovi climi ha fatto si che oramai il parassita si sia diffuso in quasi tutto il territorio nazionale.
Sintomi della filariosi: tosse, difficoltà respiratoria e svenimenti
I sintomi della filaria non insorgono subito, essendoci un periodo in cui le larve devono maturare, inoltre questi sintomi sono variabili in base al numero di parassiti.
La filaria adulta nel proprio ospite provoca danni meccanici diretti, ma anche danni indiretti, a causa della liberazione di sostanze infiammatorie che causano polmoniti e danni vascolari; questi sintomi sono cronici e degenerativi. Nella fase iniziale avremo tosse saltuaria e minor resistenza agli sforzi; successivamente la tosse diventerà più frequente e forte, compariranno difficoltà respiratorie, insufficienza cardiaca, dimagrimento progressivo, svenimenti, fino alla possibile morte del soggetto.
Talvolta si verificano anche sintomi acuti improvvisi: la sintomatologia acuta più frequente è legata a tromboembolie causate dalla morte dei vermi adulti; un verme morto attraverso il circolo sanguigno raggiunge altri organi, per lo più il polmone, provocando in quella sede un’ischemia. Nel caso del polmone, potremmo avere una difficoltà respiratoria acuta con frequente sangue dal naso e spesso morte del paziente.
Filaria: diagnosi e terapia, tutte le possibilità
La diagnosi della filaria nel cane può essere effettuata su sangue o attraverso un kit rapido, oppure attraverso la ricerca delle larve al microscopio. In caso di positività, esistono poi, per la conferma diagnostica, esami più sensibili effettuati in laboratori di analisi. Le filarie adulte inoltre sono spesso visibili in ecografia.
In caso di positività bisogna intraprendere la terapia: dopo aver stabilizzato il paziente si può procedere o ad una terapia farmacologica, oppure ad una terapia chirurgica mininvasiva, attraverso la quale è possibile rimuovere le filarie adulte.
Ovviamente è molto più semplice prevenire questo parassita: ci sono diversi farmaci che riescono ad evitare l’infestazione dei nostri cani: si può preferire una profilassi mensile nel periodo a rischio, somministrando o compresse/tavolette per bocca, o spot on sulla cute del paziente. In alternativa esiste la possibilità di un’iniezione di un farmaco a lento rilascio che coprirà per tutta la stagione: sarà il vostro veterinario a consigliarvi la prevenzione più adatta per il vostro cane.
- EMILIA ROMAGNA
- FRIULI-VENEZIA GIULIA
- LAZIO
- LIGURIA
- LOMBARDIA
- PIEMONTE
- PUGLIA
- UMBRIA