Quando il nostro gatto manifesta segni di malessere, capire la causa diventa essenziale e uno dei primi passi da compiere è verificare la temperatura corporea, ma come possiamo interpretare correttamente i segnali di febbre?
La temperatura corporea normale di un gatto adulto che sta in buona salute varia tra 38,0 e 39,2°C. Teniamo presente che questo range può leggermente differire a seconda della razza, dell’età e delle condizioni generali di salute. I gattini, ad esempio, possono avere una temperatura leggermente più alta, mentre i gatti anziani presentano valori un po’ più bassi; senza contare che episodi di stress o traumi possono temporaneamente innalzare la temperatura corporea.
Misurare la febbre al gatto nel modo giusto
Per misurare la temperatura del gatto, è essenziale utilizzare un termometro apposito progettato per animali domestici, evitando quelli destinati agli esseri umani e la modalità più accurata consiste nella misurazione rettale. Come per i neonati, bisognerà inserire delicatamente il termometro nel retto del gatto per circa un centimetro e mantenerlo in posizione per un minuto. Va da sé che la teoria è un conto e la pratica è un altro, dunque se il vostro pelosetto è troppo agitato o risulta scomodo, è bene consultare il veterinario di fiducia che saprà come aiutarvi o utilizzare un termometro felino ad infrarossi da porre nell’orecchio.
Febbre nel gatto: quali sono i sintomi
Un’alta temperatura corporea, superiore a 39,2°C, è ovviamente un possibile indicatore di febbre la cui durata varia in genere da pochi giorni ad una settimana. Tuttavia, ci sono altri campanelli di allarme a cui prestare attenzione e cruciali al fine di intervenire tempestivamente:
- perdita di appetito;
- diminuzione dell’attività;
- letargia;
- problemi respiratori o gastrointestinali;
- difficoltà a urinare.
È possibile capire se il nostro gatto ha la febbre senza misurare la temperatura corporea? La misurazione rimane certamente il metodo più affidabile, ma, oltre ai già citati, altri segnali possono assolutamente suggerire la presenza di piressia felina. Tra questi annoveriamo:
- naso secco e caldo;
- perdita di pelo;
- tremori muscolari;
- sbalzi d’umore o irritabilità;
- accelerazione del respiro;
- feci dure;
- isolamento.
Come prevenire la febbre nel nostro Felix?
Evitare che la febbre arrivi a destabilizzare il nostro pet è possibile adottando una serie di misure preventive quotidiane come assicurarsi che il gatto abbia sempre accesso a cibo e acqua freschi, mantenere pulita la lettiera, vaccinarlo regolarmente e proteggerlo da contatti con animali infetti.
Cosa fare in caso di febbre?
Se il gatto è affetto da febbre, il veterinario può prescrivere farmaci antipiretici e antinfiammatori per far abbassare la temperatura corporea e alleviare l’infiammazione e il malessere generalizzato. Nei casi più gravi e delicati, poi, potrebbe essere necessario il ricovero per terapie più intensive come antibiotici o fleboclisi.
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