Ogni anno, il 4 ottobre si festeggia San Francesco, Santo protettore degli animali, e ricorre dunque anche la Giornata mondiale a loro dedicata. La celebrazione risale addirittura al 1931 ed è sempre la giusta occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tutela dei nostri pelosetti, sui loro diritti e sul loro benessere a 360°C.

Giornata mondiale degli animali: italiani pet friendly

Gli italiani sono indubbiamente un popolo considerato pet friendly visto che più 4 persone su 10 hanno un animale domestico: riduttivo – neanche a dirlo – definire Fido e Fuffy (ma anche conigli, furetti, tartarughe e furetti) solo animali domestici o da compagnia.

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Sono parte integrante delle nostre famiglie, con un ruolo fondamentale per grandi e piccini, capaci di dare tanto affetto, migliorare le nostre giornate e renderci più empatici e solidali verso il prossimo. Gli animali sanno creare in casa un ambiente pieno di gioia, rispetto reciproco e felicità, ma la cronaca spesso ci dà conto di casi di abbandono, negligenza e sofferenza a cui alcuni pet sfortunati vanno incontro.

Approfittiamo allora della Giornata mondiale degli animali per ricordarci dei loro diritti, sanciti costituzionalmente nella Dichiarazione universale redatta dalla Lega Internazionale dei Diritti dell’Animale, presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico, scientifico per poi essere proclamata a Parigi, presso la sede dell’Unesco il 15 ottobre 1978.

Cosa dice la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale?

La Dichiarazione parte dall’assunto che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali è il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo e che il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli stessi tra loro.

Il documento, fatte queste doverose premesse, sancisce che l’uomo non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli; che nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; e che ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico.

Inoltre la Dichiarazione universale dei diritti dell’animale decide che ogni pet che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità e che abbandonarlo è un atto crudele e degradante.

Tra gli articoli a tutela della fauna, si sottolinea che nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo e le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo poiché i diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.

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