Avete smarrito il vostro gatto o ne avete trovato uno e non sapete che cosa dovete fare? Parliamo di questo in compagnia della dottoressa Scilla Salvi, medico veterinario esperto in oncologia della clinica veterinaria Ca’ Zampa a Bergamo.
Qual è la prima azione da fare quando perdiamo un gatto?
«La prima cosa che differenzia le nostre azioni è se il gatto ha o no il microchip. In Lombardia, per esempio, per i gatti nati dal 1º gennaio del 2020 c’è l’obbligo di microchip. Quindi tutti i gattini e gatti giovani in Lombardia dovrebbero avere il microchip. Questo varia da regione a regione. Se il nostro gatto ha il microchip, tutto è un po’ più facile; perché questo permette di far scoprire a chi appartiene il gatto. Detto ciò, la prima cosa da fare in ogni caso è allertare tutti i veterinari della zona: qualcuno trovandolo potrebbe averlo portato da loro. Se il nostro gatto ha il microchip, attraverso il veterinario si può fare la denuncia di smarrimento. Verrà allertata così la PS, e tutti i canili e gattili dove il nome amico felino potrebbe finire.
Se il microchip non c’è il mio suggerimento è quello di tappezzare la zona di annunci con la fotografia del vostro gatto a colori, facilitate il riconoscimento del gatto. Spesso mi è capitato di vedere volantini con la foto del gatto in bianco e nero ma in questo modo è complicato riconoscere il gatto. Quindi mettete appunto ‘manifesti’, tappezzate la vostra zona; metteteli in modo che chi passa vederli bene e capire che questo gatto è stato perso. Anche i social in questo caso sono molto utili. Tanti, tanti animali sono stati ritrovati attraverso i social. Esistono poi anche i collari GPS; se avete un gatto che va in giro questa potrebbe essere una soluzione che vi permetterà di sapere dov’è.»
Si dice che quando un gatto sta male o è verso la fine della sua vita, possa cercare di isolarsi; potrebbe essere questa una delle cause per cui un gatto può scappare di casa?
«È una frase che si sente spesso: i gatti ad un certo punto si allontanano per andare a morire. Ecco, questa mi sembra un po’ una diceria. Non c’è nulla di scientificamente dimostrato.»
Quali possono essere le cause che portano il gatto a scappare?
«Sicuramente ci sono gatti che sono abituati ad andare in giro. I gatti sono un po’ girovaghi per natura. Se voi gli date la possibilità di uscire di casa, loro ne approfitteranno e faranno veramente i chilometri. Sono amanti del girovagare. A volte può succedere che perdano l’orientamento, magari in seguito a qualcosa che li fa spaventare: una macchina, un rumore, un cane che li vede e li attacca. Il trasferimento, quindi non trovare più un ambiente familiare. Sono tutte cose che possono fargli perdere l’orientamento e non farli tornare. Un gatto invece che è abituato a stare in casa e che decida di scappare, lo fa magari o perché si è spaventato o perché effettivamente l’istinto di uscire c’è, è innato e non è mai stato abituato ad uscire. Quindi poi può trovarsi in una situazione di smarrimento.»
Se troviamo un gatto smarrito invece, cosa dobbiamo fare?
«Il gatto, per definizione un animale libero. Nessuno può dirvi di non lasciare andare il vostro gatto in giro. Può succedere quindi che un gatto liberamente vada in giro, magari mangia a casa e poi va fuori, poi torna… questa è la sua vita normale. E capita a volte che magari uno animato dalle migliori intenzioni quando vede un gatto per strada lo prenda e lo porti dal veterinario o al gattile. Ma potrebbe essere che semplicemente fosse un gatto che stava facendo tranquillamente un giretto. Quindi soprattutto se vedete che il gatto è curato, considerate che probabilmente è semplicemente un gatto che è in giro, che sta facendo la sua passeggiata quotidiana. Prenderlo potrebbe creare problemi sia gatto che ai proprietari che non lo trovano più. Il mio consiglio è quello di monitorarlo, se per due o tre giorni lo vedete sempre, allora potrebbe voler dire che il gatto sia davvero perso.»
Se si tratta di cuccioli?
«Se trovate dei gattini piccoli questi non sono di nessuno, quindi tendenzialmente se voi li lasciate a loro stessi, questi saranno gattini che diventeranno selvatici con tutti i rischi connessi. Quello che voi potreste fare è magari osservare un po’ la situazione; dipende molto anche dall’età che hanno. Se sono gattini tendenzialmente che devono ancora essere svezzati vuol dire che sono veramente piccolini quindi se non c’è la mamma nei paraggi è successo qualcosa. In questo caso il vostro intervento potrebbe veramente salvarli. Altre volte invece sono gattini già svezzati, magari la mamma è in giro, ma loro già potrebbero anche un po’ badare a loro stessi. Il suggerimento ancora una volta è quello di monitorare la situazione prima di intervenire.»
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